Pdl, Alfano: primarie per prossimo candidato premier centrodestra

Il centrodestra dovrà andare a primarie per decidere chi sarà il suo candidato premier da presentare alle prossime elezioni politiche.

Lo ha detto il vicepremier Angelino Alfano in una intervista a Bruno Vespa per il suo prossimo libro, anticipata oggi alle agenzie, proprio il giorno dopo l'intervista a RaiTre di Raffaele Fitto nella quale il leader dei "lealisti" interni al Pdl ha detto che sarà Silvio Berlusconi il candidato del Pdl alle prossime elezioni, lasciando intravedere forzature o ricorsi contro l'incandidadbilità del Cavaliere.

"La mia idea non è cambiata rispetto alla fine del 2012 quando lanciammo le primarie (Beatrice Lorenzin era coordinatrice dei miei comitati). Io stesso, poi, le bloccai quando Berlusconi decise di ripresentarsi, e Giorgia Meloni ancora me lo rimprovera. Alle prossime elezioni, il nostro candidato dovrà essere scelto attraverso primarie il più aperte possibile, alle quali partecipi il più alto numero di simpatizzanti. Chi prende più consensi diventa il candidato", dice Alfano nell'intervista.

All'obiezione che Fitto sostiene un diverso parere, Alfano ribadisce: "Io ragiono sul dopo Berlusconi, il giorno in cui Berlusconi autorizzerà il "dopo". Ricordiamo che lui ha fatto la campagna elettorale del 2013 dicendo che il candidato a palazzo Chigi sarebbe stato Alfano. Quindi sarà ancora una volta lui a decidere che cosa si farà".

Alfano smentisce categoricamente anche l'intenzione che gli è stata attribuita di voler creare un nuovo partito neo centrista: "L'idea di far nascere un partito centrista che aderisca autonomamente al Ppe è una cavolata cosmica».

Sul tema Vespa anticipa anche una battuta che gli ha detto, sullo stesso tema, Silvio Berlusconi nei giorni scorsi: "Da parte dei nostri, lo escludo [che qualcuno voglia creare un nuovo partito neocentrista]. Purtroppo [Mario] Monti, [Pier Ferdinando] Casini e [Gianfranco] Fini hanno creato un 'centrino', che ci ha sottratto il 10% dei voti dei moderati. Senza questa loro sciagurata iniziativa, avremmo vinto in carrozza le elezioni e adesso saremmo ospiti del dottor [Gianni] Letta al Quirinale

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