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Lasciate che v'introduca a questa imperdibile opera d'animazione con un quesito: quanto avete in cura la vostra fantasia? Siete il genere di persona che si lascia trasportare da fantasticherie impossibili ed estreme fino a farne la propria realtà, o magari vivete saldi e irremovibili nel mondo reale? Se appartenete alla seconda categoria, evitate candidamente quest'anime, difficilmente sarà di vostro gradimento. Ma se vi riconoscete invece nella prima tipologia, continuate a leggere, anzi, non perdete tempo ed intraprendete immantinente la visione!
TRAMA La Chuunibyou, ovvero la sindrome della seconda media, è una curiosa malattia sulla carta innocua, che conduce chi la contrae ad avere una fantasia estremamente spiccata ma, soprattutto, gli fa credere di far parte di tutto ciò che immagina. Quando, con il passare del tempo e la conseguente crescita, tale malattia scompare, chi ne era stato affetto si vergogna profondamente di se stesso, e fa di tutto per rientrare nel reale ed abbandonare il macchiato passato. Yuuta, protagonista di questo meraviglioso anime, è un quindicenne che, dopo aver trascorso le scuole medie a credere di essere il leggendario Dark Flame Master, appena guarito dalla Chuunibyou si iscrive al liceo per iniziare una nuova vita come adolescente serio e responsabile. Ma la pace interiore non è destinata a durare, perché una sua compagna di classe, Rikka, ancora affetta dalla sindrome ed in forma oltremodo grave, riconoscendo nel ragazzo un suo simile, lo trascina in una serie di situazioni divertentissime ed eccessive, coinvolgendolo nella ricerca del misterioso Orizzonte Imperscrutabile, mentre pian piano si rivelano il suo passato e le ragioni che hanno scatenato in lei la bizzarra malattia.
I PERSONAGGI Il cast di Chuunibyou è, a parere di chi vi scrive, uno dei più riusciti nella storia dell'animazione giapponese, forse con un po' di esagerazione, ma soprattutto, profondissima affezione per questa banda di fantastici pazzi. Yuuta è un protagonista magnifico, in cui chiunque si trovi in bilico fra realtà e fantasia finisce immancabilmente per immedesimarsi almeno un po'. Fracassone, simpaticissimo e più folle di quanto egli stesso non si renda conto, subisce un processo di maturazione anti convenzionale e riuscitissimo. Lui è il vero motore di tutta l'opera, anche se non sembra, e non sarà soltanto fruitore di cambiamento come solitamente accade, ma anche fautore. Poi abbiamo quella pazza, adorabile e geniale ragazza che è Rikka. Si vede lontano un miglio che fa il verso e la parodia a Misaki Mei con quella benda, ma limitarsi solo a questo sarebbe oltremodo riduttivo: Rikka è un personaggio divertente, complesso, riflessivo e vi porterà a commuovervi, questo è garantito. Persa nelle sue fantasie, l'ho profondamente invidiata per il suo essere così vera, con tanta naturalezza e simpatia. E, Dio, quanto ho invidiato pure quel fortunello di Yuuta, immaginate il perché. Ai due protagonisti si affiancano i riuscitissimi personaggi secondari. Dekomori, una svitata in piena Chuunibyou che crede di poter brandire il leggendario Mjollnir e di essere la Servant (citazione fantastica a Fate) di Rikka; la prorompente Shinka, inimitabile yandere più simpatica e saggia di quanto appaia, e Kumin, che se nella prima parte dell'anime ricopre il semplice ruolo di personaggio kawaii generatore di gag, nelle battute finali diviene decisiva. Invero, avrei voluto lanciarmi in descrizioni più articolate, complete e profonde, ma lascio a voi il piacere di conoscere questi personaggi magnifici ed immensi.
COMPARTO TECNICO E OST Cominciamo col dire che Chuunibyou è erede del tanto odiato/amato stile moe. Se ne siete ammiratori tanto meglio, ma se non lo gradite, non lasciate che ciò vi annebbi con futili pregiudizi, perché la sostanza emotiva c'è, anzi, abbonda. Il chara design è riuscitissimo, con una menzione di lode alla fantastica e carinissima Rikka. Riguardo alle animazioni, funzionano benissimo, soprattutto nelle scene di battaglia immaginarie, che a differenza di quanto credete, saranno solo in parte comiche, risultando invece epiche e assolutamente spettacolari. Graficamente parlando, il risultato è ineccepibile. Passiamo ora alla OST: bella, commovente, varia e maledettamente incalzante ed emozionante. Tutti i brani sono brevi ma intensissimi, ed il risultato è memorabile. Infine, il doppiaggio, in quest'opera, raggiunge picchi di perfezione impressionanti.
PERCHÉ È DEGNO DI VISIONE Chuunibyou è, senza giri di parole, una meraviglia. Riesce ad evocare emozioni con una semplicità ed un'efficacia non da poco, trasmette sentimenti magnifici ed onesti, senza ombre o dubbi. Chuunibyou fa ridere, anzi, fa letteralmente schiattare, ma contemporaneamente evoca lacrime a profusione, spinge a riflettere, a cambiare, ad accettare noi stessi e tutti i lati di noi, ma lo fa con una naturalezza, un pathos, un'ingenuità che ingenua non è, che difficilmente ritroverete in altri anime, se non in Gurren Lagann. E poi, se siete sempre stati in bilico fra realtà e fantasia, quest'anime vi conferirà la risposta. E che risposta. Dodici episodi sono pochi, ma carichi di emozione, che non dimenticherete mai. Albergheranno nei cuori di chi saprà ascoltare per sempre. E infine, Rikka. Ve ne innamorerete, ma non per un qualche ammiccante fanservice, che in quest'opera non esiste, e non solo perché è carinissima. Semplicemente, è lei.
REALITY BE RENT. SYNAPSE BREAK. BANISHMENT, THIS WORLD!
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